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Garofano – Rimedi Naturali

Garofano – Rimedi Naturali


Posted By on Ott 29, 2017

Rimedi naturali

Pochi conoscono le virtù medicamentose, note fin dall’antichità, del garofano.
In India di questi piccoli bastoncini, che sono poi i boccioli dei fiori di garofano essiccati, venivano masticati per ottenere un immediato effetto antidolorifico, antibatterico e cicatrizzante.

L’ olio essenziale di garofano rientra nelle preparazioni farmacologiche utilizzate negli studi dentistici, proprio grazie al suo potere antimicrobico e alla sua azione analgesica pressoché immediata: proprietà che lo rende utile anche per massaggi antidolorifici.

Il garofano è una tra le spezie più comuni, perciò potete sfruttarne i potenti benefici, oltre che con l’ olio essenziale (lo trovate in erboristeria), anche utilizzando direttamente i “chiodi”

Gengiviti, afte e stomatiti
Che siano di origine infiammatoria, batterica o virale, queste patologie trovano immediato sollievo con l’ olio essenziale di garofano che è composto per il 60-90% da eugenolo, acetato di eugenile, cariofillene e altri componenti minori.
Queste sostanze hanno un effetto antineuralgico.
Fate bollire e raffreddare mezzo bicchiere d’acqua, aggiungetevi un cucchiaino di aceto di mele e due gocce di olio essenziale di garofano. Con questa soluzione fate degli sciacqui mattina e sera fino a miglioramento.

Mal di denti
Per tamponare un mal di denti improvviso, mettere un chiodo di garofano sul dente sofferente: la saliva ed il calore della bocca ne estrarranno naturalmente le proprietà curative che agiranno localmente.

Alitosi
Un dentifricio con l’aggiunta di alcune gocce di essenza di chiodi di garofano rinfresca l’alito, e rafforza le gengive diminuendo il rischio di parodontosi.

Per rilassare i muscoli
Le proprietà analgesiche che l’ olio essenziale di garofano esercita sul sistema nervoso, risultano efficaci anche per massaggi antireumatici, riscaldanti e analgesici; si utilizzano non più di due gocce per cucchiaio di olio vettore (sono oli puri completamente vegetali e sono il veicolo ideale per gli oli essenziali nei massaggi), potete per esempio usare l’olio di germe di grano; massaggiate sulla parte dolente con movimenti ampi e regolari.

Dopo il parto 
L’effetto tonificante di questa essenza aiuta nella normalizzazione dell’utero dopo il parto. Un bagno alla settimana con aggiunta di una miscela di essenza di chiodi di garofano, di arancio dolce e di cannella stimola e rafforza tutto l’organismo.

Contro i crampi 
Alcune gocce di essenza di chiodi di garofano, di rosmarino e di bacche di ginepro aggiunte all’acqua del bagno favoriscono l’irrorazione sanguigna e sciolgono i muscoli in caso di crampi.

Contro le zanzare
Tagliate una cipolla a metà, mettetela in un piattino con la parte tagliata verso l’alto ed unite dei chiodi di garofano, è un ottimo repellente per le zanzare.

Aglio
L’aglio, uno dei rimedi più antichi e diffusi della medicina popolare, ha numerose proprietà.
Aloe vera
Le proprietà curative di questa pianta sono innumerevoli e i suoi effetti collaterali sono praticamente nulli.
Basilico
E’ una delle piante aromatiche più usate in cucina e grazie all’eugenolo, la sostanza che le dona il caratteristico profumo, il basilico assume un’importante funzione depurativa e antinfiammatoria
Garofano
L’ olio essenziale di garofano rientra nelle preparazioni farmacologiche utilizzate negli studi dentistici, proprio grazie al suo potere antimicrobico e alla sua azione analgesica pressoché immediata
Iperico
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l’iperico ha un’efficacia paragonabile ad alcuni psicofarmaci nella cura della depressione lieve e moderata
Limone
Giallo come il sole il limone, contiene virtù incredibili, ha proprietà antibatteriche e detergenti, depurative, disintossicanti dell’organismo, rimineralizzanti e antianemiche, attiva e rinforza le difese immunitarie

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Basilico – Rimedi naturali

Basilico – Rimedi naturali


Posted By on Ott 25, 2017

Basilico

Il basilico è una delle piante aromatiche più usate in cucina e grazie all’eugenolo, la sostanza che le dona il caratteristico profumo, assume un’importante funzione depurativa e antinfiammatoria.

Fate bollire 50 grammi di foglie secche e 100 di foglie fresche in mezzo litro d’acqua per 10 minuti, dopo aver filtrato il tutto avrete un ottimo collutorio contro l’alitosi che potrà essere usato anche in caso di mal di gola.

Fate bollire per 2 minuti 4 foglie di basilico sminuzzato in un litro d’acqua calda, aggiungendo un cucchiaino di camomilla essiccata e un cucchiaio di menta, dopo aver filtrato il tutto, bevete questo infuso per 4 volte al giorno, vi aiuterà a digerire e a combattere l’acidità di stomaco.

Un buon digestivo naturale?
Lasciate macerare 40 grammi di foglie fresche di basilico in 50 grammi di alcool neutro a 96° e mescolate frequentemente. Dopo 6 giorni, filtrate il preparato e aggiungete circa un litro di buon vino bianco secco. Conservate in frigorifero il liquore.

Preparare un decotto da usare subito dopo lo shampoo è semplicissimo:
mettete una manciata di foglie di basilico in un pentolino di acqua fredda, fate bollire per 5 minuti e una volta tiepido filtrate e distribuite sui capelli ancora umidi. Ricordatevi di non sciacquare; in poco tempo i vostri capelli torneranno lucidi e splendenti.

Lasciate macerare alcune foglie di basilico per una notte in 100 ml di acqua distillata, al mattino filtrate il tutto e versatene qualche goccia su un batuffolo di cotone da passare sul viso, conservate il resto in un flacone,

Se invece volte una maschera per una pulizia più profonda, frullate un pomodoro e 3 foglie di basilico, unite 2 cucchiai di olio d’oliva e 2 di argilla. Miscelate per bene gli ingredienti sino ad ottenere un composto omogeneo, applicate la maschera e tenetela in posa per circa 20 minuti e poi sciacquate con acqua tiepida.

Alcune piantine di basilico poste sul vostro balcone allontaneranno mosche e zanzare e se siete oggetto delle sgradite attenzioni di quest’ultime, provate a strofinare le foglie sulla vostra pelle.

Aloe vera
Le proprietà curative di questa pianta sono innumerevoli e i suoi effetti collaterali sono praticamente nulli.
Basilico
E’ una delle piante aromatiche più usate in cucina e grazie all’eugenolo, la sostanza che le dona il caratteristico profumo, il basilico assume un’importante funzione depurativa e antinfiammatoria
Garofano
L’ olio essenziale di garofano rientra nelle preparazioni farmacologiche utilizzate negli studi dentistici, proprio grazie al suo potere antimicrobico e alla sua azione analgesica pressoché immediata
Iperico
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l’iperico ha un’efficacia paragonabile ad alcuni psicofarmaci nella cura della depressione lieve e moderata
Limone
Giallo come il sole il limone, contiene virtù incredibili, ha proprietà antibatteriche e detergenti, depurative, disintossicanti dell’organismo, rimineralizzanti e antianemiche, attiva e rinforza le difese immunitarie

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Aloe la pianta dei miracoli

Aloe la pianta dei miracoli


Posted By on Ott 23, 2017

Aloe vera

La leggenda narra che, durante la guerra contro l’Egitto, dietro consiglio di Aristotele, Alessandro Magno inviò un esercito per conquistare l’isola di Socotra, vicino al Corno d’Africa.
Il motivo era assicurarsi una buona scorta di Aloe Vera, che nell’isola cresceva con immense piantagioni. La pianta era utilissima per curare le ferite dei soldati e nel frattempo sottrarla al nemico impedendogli così di prestare le prime cure ai propri uomini.

Le prime testimonianza sull’uso dell’Aloe risalgono a 4300 anni prima di Cristo: sui muri di un antico tempio egizio sono state rinvenute raffigurazioni riguardati il suo utilizzo.
Gli egizi chiamavano l’Aloe la “Pianta dell’Immortalità” poiché rientrava nella composizione degli unguenti utilizzati per, imbalsamare il corpo dei Faraoni.
Sembra che anche Cleopatra utilizzasse l’Aloe nelle sue creme di bellezza al fine di mantenere la pelle sempre giovane e idrata.

Uno dei primi documenti dettagliati che descrivono l’uso della pianta e una serie di formule e miscele è il Papiro Ebers.
greci e i romani erano soliti applicare il gel di Aloe sulle ferite, avendone scoperto la capacità di accelerare il processo di cicatrizzazione.
Nel Medioevo e nel Rinascimento l’uso di questa pianta si diffuse rapidamente anche nelle terre con clima freddo.
Purtroppo, nel corso dei secoli, l’uso dell’Aloe Vera diminuì in seguito ad erronee credenze. Dobbiamo attendere gli anni ’30 quando, grazie al supporto della documentazione scientifica, furono riscoperte e confermate le molteplici virtù medicamentose dell’Aloe.

Il nome Aloe probabilmente deriva dal greco “Als” o dall’ebraico “Alua” che significa “mare” o “amaro”, infatti, il succo dell’Aloe ha un sapore amaro-salato che ricorda l’acqua del mare.

Spesso è chiamata la Pianta del Miracolo o il Guaritore Naturale.

E’ una pianta perenne, che possiede un corto fusto legnoso e foglie lanceolate, carnose, molto grandi che terminano a punta acuta e sono provviste di spine ai margini. Dal centro della rosetta di foglie spicca uno stelo colmo di fiori color giallo o rosso porpora.

Le proprietà curative di questa pianta sono innumerevoli e i suoi effetti collaterali sono praticamente nulli.
I prodotti che si possono ottenere dall’Aloe sono essenzialmente due:
– Dalle incisioni degli strati superficiali della foglia si ottiene il succo amaro e giallastro che viene poi solidificato ottenendo un prodotto lassativo.
– Dalle incisioni fogliari profonde si ottiene, invece, una soluzione usata in dermatologia e cosmetica, conosciuta come Aloe Vera gel.
Questo gel possiede proprietà cicatrizzanti e lenitive e può essere utilizzato su ulcere, eczemi e punture d’insetti.

L’uso del gel di Aloe ha dimostrato un’attività antinfiammatoria efficace, la sua applicazione nelle zone infiammate garantisce un immediato sollievo dal dolore e dal gonfiore.
Anche in caso di psoriasi si ha un più veloce ricambio cellulare che permette una rapida desquamazione della pelle.
L’Aloe può essere assunta come bevanda per la cura di svariate malattie che colpiscono l’apparato gastrointestinale.
L’azione lassativa dell’Aloe è una fra quelle conosciute sin dall’antichità.
Numerosi studi condotti sull’uomo hanno dimostrato che il consumo d’Aloe diminuisce il valore del colesterolo, dei trigliceridi e di fosfolipidi.

Precauzioni d’uso:
Un caso in cui bisogna realmente prestare attenzione al consumo dei prodotti contenti Aloe è in caso di diabete insulino dipendente.
Per le donne in gravidanza è meglio evitare l’assunzione di Aloe, vista la sua azione drasticamente purgante che induce spasmi intestinali.
Ovviamente prima di assumere qualsiasi tipo di sostanza è meglio rivolgersi al proprio erborista di fiducia.

Aglio
L’aglio, uno dei rimedi più antichi e diffusi della medicina popolare, ha numerose proprietà.
Aloe vera
Le proprietà curative di questa pianta sono innumerevoli e i suoi effetti collaterali sono praticamente nulli.
Basilico
E’ una delle piante aromatiche più usate in cucina e grazie all’eugenolo, la sostanza che le dona il caratteristico profumo, il basilico assume un’importante funzione depurativa e antinfiammatoria
Garofano
L’ olio essenziale di garofano rientra nelle preparazioni farmacologiche utilizzate negli studi dentistici, proprio grazie al suo potere antimicrobico e alla sua azione analgesica pressoché immediata
Iperico
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l’iperico ha un’efficacia paragonabile ad alcuni psicofarmaci nella cura della depressione lieve e moderata
Limone
Giallo come il sole il limone, contiene virtù incredibili, ha proprietà antibatteriche e detergenti, depurative, disintossicanti dell’organismo, rimineralizzanti e antianemiche, attiva e rinforza le difese immunitarie

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Grande Madre

Grande Madre


Posted By on Ott 19, 2017

La divinità femminile primordiale

Grande Madre

La Grande Madre è una divinità femminile primordiale presente in quasi tutte le mitologie.

Rappresenta la terra e il femminile come mediatore tra l’umano e il divino.
Il periodo storico è antichissimo, dal 30.000 al 1000 a.C.

La Madre Terra è il simbolo della Grande Madre, Dea della Natura e della Spiritualità, la fonte divina di ogni nascita che dà e sostiene la vita che a Lei ritorna per rinascere come nei cicli della vegetazione, il suo potere è nell’acqua, nelle pietre, negli animali, nelle colline, negli alberi, nei fiori.

Con le migrazioni dei popoli e la crescita di complessità delle culture, le “competenze” della Grande Madre si moltiplicarono in diverse divinità femminili, per questo motivo la Grande Dea, pur continuando ad esistere e ad avere culti propri, assumerà personificazioni distinte.

Per esempio per sovrintendere all’amore troviamo Ishtar, Astante, Afrodite, Venere, alla fertilità delle donne, Ecate triforme, alla caccia Artemide, Diana, alla fertilità delle sementi, Demetra, Cerere e Persefone – Proserpina.

In Africa la Grande Madre è chiamata Nana e Iside; in America la Dea dall’abito di serpente.

Per i Navajos e gli Apache la Estsanatlehi era la Madre di tutti gli esseri viventi che all’alba del mondo, quando si unì al sole, partorì due gemelli che sconfissero i mostri che popolavano il suolo terreste.

In Asia, nell’area mesopotamica e in quella anatolica fu adorata come Ninhursag, Cibele, e Anahita.

In Cina è chiamata Quan-Yin, in India Durga. In Grecia fu identificata con Gea e Athena, in Italia con Cibele, Bona Dea, Minerva ed Uni e con l’antica Dea Mater Matuta degli etruschi, in Spagna e a Malta con la Dea Astarte, in Irlanda con la Dea Brigit, in Russia con la Dea Lada.

Incisioni rupestri, con evidenti simboli che appartengono al culto della Grande Madre come serpentine, labirinti, bande ondulate, motivi a zig-zag, sono stati ritrovati in Bulgaria e in Russia e datati intorno al 2000 a.C.

Altri reperti importanti sono due statuette della Dea rinvenuti in Turchia e a Creta.: in quella della Turchia, risalente al 6000 a.C., la Dea è rappresentata seduta su un trono, maestosa e regale, con due fiere accanto con le mani posizionate in modo forte e tranquillo sulla testa delle fiere.

Le donne erano considerate e valorizzate e la società era di carattere egualitario, si evidenziava un particolare rispetto verso la Madre Terra come simbolo della Grande Madre.

Il potere della donna era inteso non come dominio ma come capacità di illuminare e trasformare la coscienza umana, un potere spirituale che si manifestava non solo nella conoscenza e nella saggezza, ma soprattutto nella verità, nell’amore e nella giustizia.
Queste qualità verranno in seguito attribuite alla Vergine Maria.

La dispensatrice della nascita e la Madre Terra si fusero con la Madonna, la spiritualità antica della Grande Madre gradualmente si attenuò fino a scomparire come risultato dello scontro tra culture diverse e del successivo affermarsi delle religioni patriarcali.

Demetra
Demetra, figlia di Crono e di Rea, era la grande dea della terra, protettrice della fertilità e dea dei Misteri Eleusini, il suo nome significa “Madre Terra”.
Ecate
Come dea della terra Ecate fu associata al mondo dei morti ed era spesso raffigurata con delle torce nella mano proprio per la sua capacità di accompagnare i vivi nel regno dei morti.
Gea
Nella Teogonia di Esiodo Gea fu la prima creatura nata dal Caos insieme a Tartaro (l’Oltretomba), la Notte, Erebo (l’oscurità) ed Eros (lo spirito dell’amore generativo).
Inanna
Inanna è la dea sumera della fecondità della terra, nelle raffigurazioni preistoriche la possiamo vedere con fianchi prominenti e seni prosperosi.
Iside
L’importanza e la diffusione del culto di Iside deriva dal suo ruolo di sposa e successivamente di madre che la dea svolse nel mito osiriano e quindi considerata “Madre di tutti gli dei
Ishtar
Sul suo capo spicca l’emblema lunare, nella mano destra Ishtar ha una coppa, simbolo di gioia e abbondanza perché contiene il nettare della Vita.
Culto della divinità femminile nell’età neolitica l’esistenza del culto di una divinità femminile, con rappresentazioni che spesso si riducono al solo volto o sotto forma di figurine di pietra o argilla di grossolana fattura.
La Dea Madre nell’antico Egitto
Fin dalle epoche più remote gli egizi veneravano la forza fecondatrice simboleggiandola con la dea-madre e poiché qualsiasi fecondità trae le sue origine nella terra divenne la divinizzazione della terra stessa
Profetesse e sibille presso i popoli germani
Presso i popoli germani le forme di culto erano molto semplici e consistevano principalmente nell’offerta di sacrifici, nella divinazione o interpretazione del volere degli dei.

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