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Anno Celtico

Anno Celtico


Posted By on Feb 8, 2018

Anno Celtico

Nella cultura celtica la ruota o spirale era ritenuta sacra: simboleggiava la creazione e la rotazione costante delle stelle nel cielo notturno.

I Druidi, sacerdoti del popolo celtico, che erano grandi osservatori degli eventi celesti, suddivisero il transito del sole in settori assegnando a ognuno di essi un albero che, per le sue caratteristiche, si adattava a quel preciso momento dell’anno.

Per gli antichi Celti l’albero rappresentava il ciclo della vita e la possibilità, di mettere in relazione le tre parti del cosmo: sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

Le stagioni, rappresentate come punti su una ruota gigantesca, cambiavano e ritornavano ogni anno; nella parte superiore della ruota le stelle ruotavano attorno ad un asse che era la Stella Polare che indicava l’ubicazione del Paradiso.

L’apparente movimento delle stelle intorno all’asse per il popolo celtico era un percorso a spirale, oppure una scalinata, sulla quale le anime ascendevano alla vita terrena.
La continuità delle spirali significava che un ciclo si ripeteva incessantemente, in altre parole, che l’inizio era anche una fine e viceversa.

Il calendario celtico prevedeva che il primo giorno dell’anno coincidesse con il primo giorno di Novembre.
L’anno era diviso in quattro trimestri:
Samahin (dal 1 novembre)
Imbolic (dal 1 febbraio)
Bealtaine (dal 1 maggio)
Lughnasadh (dal 1 agosto)

Il continuo moto espandente della spirale simboleggiava anche la natura sempre crescente della saggezza e della conoscenza.

Molti di questi simboli erano triplici, poiché la triplicità; era un simbolo del Divino.

Le stagioni dell’anno basavano il loro calendario sui cicli della luna e non sul sole.
L’anno celtico consisteva di tredici mesi, dodici erano abbastanza simili a quelli odierni e un mese addizionale di tre giorni era la “soglia” fra il vecchio e il nuovo anno.

Ogni mese era governato da una luna e aveva un albero sacro associato a esso.

I nomi delle quattro stagioni risalgono a epoche pre-cristiane:
Earrach per la Primavera.
Samhradh per l’Estate,
Foghara per il Raccolto o Autunno,
Geamhradh per l’Inverno.

L’inizio di ogni stagione era chiamato Alban (Solstizio ed Equinozio), mentre il punto centrale di ciascuna stagione era celebrato da una Festa del Fuoco.

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Fuoco: i quattro elementi

Fuoco: i quattro elementi


Posted By on Nov 20, 2017

Il fuoco rappresenta l’energia universale
Fuoco: i quattro elementi

Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina.

Sono molti i significati simbolici legati al sole, la sua luce è la metafora dello spirito e della conoscenza; è fecondatore, le piante si tendono per riceverne la vita.

Nelle antiche culture l’energia del sole era considerata divina in quanto il sole è per la terra il principio di vita.
Le Vestali, nell’antica Roma, custodivano il fuoco sacro, simbolo di vita e di forza che avrebbe protetto l’Impero.

Gli alchimisti associavano al fuoco il numero “uno”, cioè l’Assoluto, il punto da cui tutto ha origine, l’inizio, il verbo, la creazione, l’energia vitale, il fuoco primordiale.

Il suo calore è simbolicamente associato ai sentimenti, il focolare domestico rappresenta la famiglia, l’intimità, le braci che covano sotto la cenere sono il simbolo dell’amore che non si spegne.

Ne tempi antichi il focolare era il fulcro della casa, si nasceva, si moriva, i bimbi ascoltavano le fiabe e i vecchi passavano le ore, sempre d’innanzi al focolare.

L’uomo è rassicurato dalla luce vibrante della fiaccola, che illumina il buio, la presenza del fuoco attraverso le candele ravviva il potere di meditare e di pregare, il cero è il simbolo della luce che rischiara nelle difficoltà, la sua fiamma riscalda il cuore perchè brucia egoismo e impurità.

I Romantici parlavano di “Fuoco Sacro” riferendosi all’esaltazione artistica.
Il fuoco distrugge, quando divampa l’incendio lascia solo cenere.
Il tribunale dell’inquisizione condannava le streghe al rogo e dava alla fiamme i libri giudicati blasfemi.

Il fuoco è inoltre una potenza purificatrice, nella mitologia l’araba fenice brucia e dalla sue ceneri nasce un uccello nuovo, bellissimo, ed è anche la nostra rinascita interiore.

Alchemy water symbol.svgACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

Alchemy air symbol.svgARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

Alchemy fire symbol.svgFUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

Alchemy earth symbol.svgTERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

 

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Dea Madre nell’antico Egitto

Dea Madre nell’antico Egitto


Posted By on Nov 19, 2017

Forza fecondatrice

Dea Madre nell'antico EgittoFin dalle epoche più remote gli egizi veneravano la forza fecondatrice simboleggiandola con la dea-madre. Poiché qualsiasi fecondità trae le sue origine nella terra divenne la divinizzazione della terra stessa.

Tuttavia non potendo l’universo essere formato solo dalla terra, ma anche dal cielo, la dea-madre non solo aveva l’aspetto della dea-terra ma anche della dea-cielo, cioè diventa la dea primordiale dalla quale tutto ha origine.

La dea-cielo venne rappresentata da un avvoltoio o da un vacca con l’epiteto “Mehet-ueret” (la grande-piena o la grande distesa d’acqua), mentre come dea sotterranea è simboleggiata dal serpente che esce dalla terra.

La dea-madre è anche la dea dei morti in quanto la vita è destinata a finire ed i morti sono affidati alla terra.

Le dee Uaget o Nekhbet, protettrici del Basso ed Alto Egitto a partire dalla I Dinastia, sono antiche dee-madri e hanno come simboli il serpente e l’avvoltoio.  Anche Hathor era una dea-cielo e una dea-terra.

Hathor la vacca-celeste che al calar della notte inghiottiva per il sole per poi rendergli la vita al mattino seguente. Mut (Madre) simboleggiata da un avvoltoio era una dea-cielo ed anch’essa era all’origine del mondo.

Neith di Sais era una forma di dea-madre, particolarmente venerata dalle donne con l’appellativo “la madre che ha donato la vita al sole”. Così come Renenutet dea del raccolto, rappresentata con un serpente al posto della testa,  alla quale si riconoscevano benefici influssi.

Alla dea-madre si facevano offerte di cibi, frutta, vegetali e ciò veniva considerato un rito capace di annullare qualsiasi influenza magica e maligna.

La trasformazione dell’ideologia all’interno della società fa sì che la madre non sia più considerata a se stante, ma divenga anche sposa.
Il principio maschile del dio creatore assumerà un’importanza notevole che si accrescerà con il passere del tempo.

Osiride, considerato il dio-creatore fin dall’epoca preistorica, è il frumento che viene seminato ed essendo la dea-madre rappresentata spesso come bovina avrà il medesimo carattere di dio fecondatore.

Ad Elefantina il dio Khum era l’acqua fecondante.  In seguito diverrà un dio-creatore considerato “formatore” dei corpi divini ed umani che modellava con limo e argilla sulla ruota da vasaio.

In Alto Egitto Min, dio della fertilità, rappresentava la forza riproduttiva della natura ed in principio era il figlio della dea-madre Kamutef e non il suo sposo.

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Aria: i quattro elementi

Aria: i quattro elementi


Posted By on Nov 17, 2017



Aria energia vitale

Aria: i quattro elementi

L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

L’aria che noi emettiamo sotto forma di respiro è uno scambio di energia tra l’uomo e il mondo esteriore.

Vi sono tecniche di respirazione che hanno una funzione liberatoria in grado di permettere alla persona che le pratica di acquisire leggerezza ed energia.

Le proprietà pure dell’aria si contrappongono all’impurità dell’uomo, fatta di angosce e paure.

Simbolo di libertà è imprigionabile

Può penetrare ovunque e dovunque, fruga nella foresta e nella roccia, sfiora, passa e nessuno la può trattenere.

Non ha regola, non sai da dove viene o dove andrà, agisce dove, come e quando vuole, non la si può vedere, non ha peso eppure è intorno a noi e viviamo immersi in lei.

Non la possiamo vedere, non avendo una sua forma …

… tuttavia possiamo sentirne il suono e l’odore delle cose che trasporta: il rumore delle foglie, il profumo del bosco o il sapore del mare.

In lei traspaiono le ombre della notte e le luci del giorno.

La forza dell’aria è immensa, crea correnti, diventa vento impetuoso con la capacità di abbattere grandi alberi, fa gonfiare e avanzare le imbarcazioni: è la forza di agire.

Alchemy water symbol.svgACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

Alchemy air symbol.svgARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

Alchemy fire symbol.svgFUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

Alchemy earth symbol.svgTERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

 

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Acqua – I quattro elementi

Acqua – I quattro elementi


Posted By on Nov 9, 2017

Quattro elementi: acqua

Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua.

Per gli antichi egizi era Nun la massa liquida primordiale da cui emerse Atum-Ra.

Nella mitologia e nelle religioni, l’acqua rappresenta un contenuto simbolico legato alle pratiche del culto.

L’acqua è il tramite per la purificazione e il risanamento.

Immergersi in questo elemento permette di trarne una nuova forza, una riserva di energia che porta vita e purezza al corpo e alla mente.

L'elemento acqua

Nell’antica Grecia, nelle Scuole dei Maestri di Sapienza, le abluzioni erano obbligatorie per gli allievi in modo che potessero purificarsi.

L’acqua è il ciclo eterno

Scende dal basso per poi risalire in alto E’ il simbolo della continua creazione, il rinnovamento, il nuovo inizio, la trasformazione. Senza acqua non vi è vita.

L’acqua è creatività, prende la forma del recipiente che la contiene, penetra, scava, si appropria, si apre la sua strada ovunque, anche nella roccia più dura, è incolore e proprio per questo può assumere i colori più svariati.

L’acqua ha voce, quando scorre produce un suono musicale, quando scroscia è un rumore roboante. Ascoltiamo sempre il canto dell’acqua; è un inno alla vita.

ACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

ARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

FUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

TERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

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